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La Buona Notizia della Domenica - 11 Giugno 2023

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La Buona Notizia della Domenica
11 Giugno 2023 - Santissimo Corpo e Sangue di Gesù - Anno A
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Catechesi sulla Parola della Domenica
preceduta da un
Insegnamento sull'Associazione Laicale Nicodemini che si vuole costituire

a cura del sacerdote Tommaso Boca


Qui sopra potete vedere e ascoltare la video-riunione settimanale degli Aspiranti alla costituzione dell'Associazione Ecclesiale della Famiglia Missionaria San Nicodemo.
Tali riunioni hanno lo scopo, da una parte, di conoscere e di confrontarsi con il Progetto Statutario dell'Associazione stessa, e dall'altra hanno lo scopo di approfondire la conoscenza della vita cristiana attraverso la riflessione sulla Liturgia derlla Parola relativa alla domenica sucessiva alla data della riunione.
Tale riflessione prende il nome di "La Buona Notizia della Domenica": ci si vuole riferire all'aspetto specifico della vita cristiana che, in ciascuna domenica, la Santa Chiesa propone all’ascolto e alla riflessione dei fedeli attraverso la scelta appropriata di brani della Sacra Scrittura.
La riflessione viene guidata dal sacerdote Tommaso Boca e viene realizzata con l'apporto dialogante di tutti i Partecipanti.
Qui di seguito vengono riportati i testi in base ai quali la riflessione stessa è stata realizzata. Essi sono seguiti da una introduzione che spiega come si è addivenuti all'individuazione e alla formulazione de "La Buona Notizia della Domenica".

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11 GIUGNO 2023
SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO, SOLENNITÀ - ANNO A

LA BUONA NOTIZIA DELLA DOMENICA

 
1. La BASE DEL MESSAGGIO, NEL VERSETTO AL VANGELO

 
Giovanni 6,51
Io sono il pane vivo disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
 
Mangiare il corpo del Signore significa fare comunione con la sua vita, una vita d’amore e di comunione con Dio e in Dio con i fratelli.
La vita eterna è vivere in comunione con Dio, condividere il suo modo di vivere.   
 
 
 

2. LO SVILUPPO DEL MESSAGGIO NEL VANGELO
(Giovanni 6, 51-58)

 
La vita dell’uomo dipende dalla comunione con l’umanità glorificata di Gesù, che si realizza nel Battesimo ed ha un nutrimento privilegiato nel sacramento dell’Eucarestia.
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
 
 
 
 
3. L’ARRICCHIMENTO DELLA PRIMA LETTURA
Deuteronomio 8,2-3.14b-16a
 
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Ricòrdati di tutto il cammino che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto percorrere in questi quarant'anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore, se tu avresti osservato o no i suoi comandi. Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l'uomo non vive soltanto di pane, ma che l'uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore.
Non dimenticare il Signore, tuo Dio, che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile; che ti ha condotto per questo deserto grande e spaventoso, luogo di serpenti velenosi e di scorpioni, terra assetata, senz'acqua; che ha fatto sgorgare per te l'acqua dalla roccia durissima; che nel deserto ti ha nutrito di manna sconosciuta ai tuoi padri».
 
L’esistenza umana è un cammino di maturazione e di prova. L’uomo è un essere spirituale e corporale, è un’unità di corpo e di spirito. Dunque, ha bisogno del nutrimento corporale e del nutrimento spirituale.
Il Signore ama le sue creature, le vuole condurre alla salvezza alla quale sono chiamate e provvede alle loro necessità, chiedendo tuttavia la loro attiva collaborazione.



4. FORMULAZIONE DEL MESSAGGIO
 
La vita dell’uomo si realizza e si sviluppa nella comunione con Gesù.
La vita dell’uomo dipende dalla comunione con l’umanità glorificata di Gesù, che si realizza nel Battesimo ed ha un nutrimento privilegiato nel sacramento dell’Eucarestia.
Questo sacramento è stato istituito nell’Ultima Cena insieme a quello del Sacerdozio ministeriale. I sacerdoti – il Vescovo è un sommo sacerdote – hanno il potere di celebrare l’Eucarestia “in persona Christi”.
Durante la consacrazione avviene la transustanziazione: il pane diventa il corpo di Gesù, il vino diventa il sangue di Gesù.
Col termine “transustanziazione” si vuole indicare che la sostanza cambia, mentre rimangono inalterati gli accidenti, gli aspetti sensibili.
Mangiare il corpo del Signore significa fare comunione con la sua vita, una vita d’amore e di comunione con Dio e in Dio con i fratelli.
Mangiare il corpo del Signore significa anche nutrirsi spiritualmente. L’esistenza umana, infatti, è un cammino di maturazione e di prova, ed essendo che l’uomo è un essere spirituale e corporale, egli ha bisogno di un nutrimento corporale ma anche, e soprattutto, di un nutrimento spirituale.
Il Signore ama le sue creature, le vuole condurre alla salvezza alla quale sono chiamate e provvede alle loro necessità, chiedendo tuttavia la loro attiva collaborazione.

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INTRODUZIONE A
“IL MESSAGGIO DELLA DOMENICA”
 
Il Vangelo della domenica viene scelto dalla Santa Chiesa per proporre all’ascolto e alla riflessione dei fedeli un aspetto specifico del messaggio cristiano.
Questo aspetto viene focalizzato attraverso il Versetto al Vangelo nelle parti relazionate al Vangelo, viene sviluppato nel Vangelo e viene approfondito nella Prima Lettura.
Ne risulta che il Versetto al Vangelo è la chiave di lettura e la cerniera del Vangelo e della Prima Lettura.

Un arricchimento del messaggio si potrebbe ricavare dall’analisi del Salmo responsoriale, che viene scelto dalla Santa Chiesa per descrivere la risposta appropriata dell’uomo a Dio che parla attraverso la Prima Lettura.
E un ulteriore arricchimento si potrebbe ricavare dall’analisi della Seconda Lettura, la quale, talvolta, viene scelta dalla Santa Chiesa proprio perché rispecchia il messaggio specifico che vuole proporre ai fedeli; ma anche quando non ci fosse questo stretto legame, ci sarebbe comunque un arricchimento, poiché il significato di un’affermazione biblica – sempre – si comprende meglio alla luce delle altre.

Tuttavia, nell’elaborazione di tale messaggio, almeno in modo esplicito, si farà riferimento solo alla Prima Lettura, al Versetto al Vangelo e al Vangelo.

Più precisamente, per realizzare l’elaborato saranno presi in esame i testi integrali del Versetto al Vangelo e del Vangelo nonché il testo integrale o parziale della Prima Lettura: i testi del Versetto al Vangelo e della Prima Lettura saranno commentati nelle parti che sono in relazione all’aspetto specifico del messaggio della domenica, mentre il Vangelo sarà commentato in tutte le sue parti.

Pertanto, nella realizzazione del messaggio della domenica si procederà nel modo seguente.
Si comincerà dal testo del Versetto al Vangelo, commentandolo nelle parti che sono riprese nel Vangelo.
Successivamente si esaminerà e si commenterà il testo del Vangelo in tutte le sue parti.
Quindi si esaminerà e si commenterà la Prima Lettura, o un suo stralcio, nelle parti che approfondiscono la formulazione del messaggio della domenica che si vuole proporre.
Quindi si procederà alla formulazione del testo del messaggio della domenica; in esso confluiranno tutti i commenti di cui sopra, tranne quelli fatti al Vangelo nelle parti che non sono attinenti al messaggio stesso.

Al termine della presentazione dell’elaborato, durante la quale i Partecipanti potranno già interagire, i Partecipanti stessi saranno invitati, con i loro interventi, ad arricchire e approfondire quanto è stato detto, sulla base delle “Tracce per la Risonanza”, qui di seguito riportate.

Al messaggio della domenica in questione, viene dato il nome di "La Buona Notizia della Domenica": al riguardo si mette in evidenza che il termine Vangelo, che deriva dal greco, significa appunto Buona Notizia.

 
Tracce per la Risonanza
 
1.   Indicazione di quello che mi ha particolarmente colpito.
2.   Progressi avvertiti nel mio processo educativo:
a) sono stato informato su qualcosa che non sapevo;
b) ho preso coscienza:
·   di un mio modo di pensare sbagliato;
·   di un mio comportamento sbagliato;
·   di un attaccamento del mio cuore a qualcosa che è peccato.
3.   Formulazione di domande:
a)  al fine di capire meglio le letture proposte;
b)  al fine di chiarire alcuni aspetti della fede, in particolare quelli richiamati dalle letture stesse.
   

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info@famigliasannicodemo.it
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