La Buona Notizia della Domenica - 14 Maggio 2023
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La Buona Notizia della Domenica
14 Maggio 2023 - VI Domenica di Pasqua - Anno A
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Catechesi sulla Parola della Domenica
preceduta da un
Insegnamento sull'Associazione Laicale Nicodemini che si vuole costituire
a cura del sacerdote Tommaso Boca
Qui sopra potete vedere e ascoltare la video-riunione settimanale degli Aspiranti alla costituzione dell'Associazione Ecclesiale della Famiglia Missionaria San Nicodemo.
Tali riunioni hanno lo scopo, da una parte, di conoscere e di confrontarsi con il Progetto Statutario dell'Associazione stessa, e dall'altra hanno lo scopo di approfondire la conoscenza della vita cristiana attraverso la riflessione sulla Liturgia derlla Parola relativa alla domenica sucessiva alla data della riunione.
Tale riflessione prende il nome di "La Buona Notizia della Domenica": ci si vuole riferire all'aspetto specifico della vita cristiana che, in ciascuna domenica, la Santa Chiesa propone all’ascolto e alla riflessione dei fedeli attraverso la scelta appropriata di brani della Sacra Scrittura.
La riflessione viene guidata dal sacerdote Tommaso Boca e viene realizzata con l'apporto dialogante di tutti i Partecipanti.
Qui di seguito vengono riportati i testi in base ai quali la riflessione stessa è stata realizzata. Essi sono seguiti da una introduzione che spiega come si è addivenuti all'individuazione e alla formulazione de "La Buona Notizia della Domenica".
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1. LA BASE DEL MESSAGGIO, NEL VERSETTO AL VANGELO
Giovanni 14, 23
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore;
nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
L’amore di Gesù consiste nell’osservanza della sua parola. Si mette innanzi tutto in evidenza che Gesù è venuto a dare pieno compimento alla rivelazione e non ad abolirla: anche un trattino e uno iota dell’Antico Testamento conservano il loro valore (cfr. Matteo 5,17-19).
La Rivelazione si condensa nel comandamento dell’amore: un concetto che Gesù è venuto ad approfondire, ed una realtà alla quale egli ha dato la possibilità di essere vissuta. Egli l’ha resa possibile con il suo sacrificio sulla croce, e con il conseguente dono dello Spirito Santo.
Lo Spirito Santo ci innesta, come tralcio alla vite, all’umanità glorificata di Gesù: avviene così che egli è in noi e noi siamo in lui. Non solo: essendo che Gesù con la sua divinità è nel Padre ed il Padre è in lui, avviene che in noi non c’è soltanto la presenza di Gesù, ma anche quella del Padre.
Perciò egli non è una via ma la via. Ma Gesù stesso è Dio: egli, dunque, non ha la verità e la vita, egli è la verità e la vita.
2. LO SVILUPPO DEL MESSAGGIO NEL VANGELO
(Giovanni 14, 15-21)
Gesù promette un altro Paraclito, che si riceve nella fede, più precisamente nel Battesimo. Se si vuole vivere nel peccato, lo Spirito Santo non può essere ricevuto. Paraclito significa Difensore e Consolatore.
Giovanni 14, 15-17
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.
La comunione tra Padre e Figlio è parallela a quella tra Gesù e gli uomini, ed interagisce con essa.
Giovanni 14, 18-20
Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
La condizione per vivere nella comunione d’amore con Dio è l’osservanza della parola di Gesù.
Giovanni 14, 21
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui».
3. L’ARRICCHIMENTO DELLA PRIMA LETTURA - STRALCIO
Atti degli Apostoli 8, 14-17
Frattanto gli apostoli, a Gerusalemme, seppero che la Samarìa aveva accolto la parola di Dio e inviarono a loro Pietro e Giovanni. Essi scesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo; non era infatti ancora disceso sopra nessuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. Allora imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo.
La capacità di vivere nell’amore ci viene dal dono del Battesimo, più precisamente dal dono dello Spirito Santo.
Nel Nuovo Testamento, battesimo e dono dello Spirito sono, in via di massima, strettamente congiunti. La separazione dei due eventi sembra sottolineare il pieno inserimento di gruppi particolari nella Chiesa (Vedi nota al versetto 8,16 della Bibbia EDU).
4. FORMULAZIONE DEL MESSAGGIO
L’amore e la comunione con Dio sono possibili nell’osservanza della parola di Gesù, e attraverso la forza del suo Santo Spirito, che ci viene conferito nel sacramento del Battesimo.
L’amore di Dio consiste nell’osservare i suoi comandamenti e fare ciò che gli è gradito. Ora Dio che, come dice la Lettera agli Ebrei, ci ha parlato molte volte e in diversi modi nei tempi antichi ultimamente ha parlato a noi per mezzo del Figlio (cfr. Eb,1,1): egli porta a compimento la rivelazione ed è lui che dobbiamo ascoltare per avere la possibilità di vivere nell’amore e dunque di salvarci.
È lo stesso Dio Padre che ci dice di ascoltare Gesù: Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: " Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!" (Marco 9,7).
Nell’articolo primo del Catechismo della Chiesa Cattolica, si afferma che Dio ha mandato il Figlio suo come Redentore e Salvatore. In Gesù e mediante Gesù, Dio chiama gli uomini a diventare, nello Spirito Santo, suoi figli adottivi e perciò eredi della sua vita beata.
Lo Spirito Santo ci innesta, come tralcio alla vite, all’umanità glorificata di Gesù: avviene così che egli è in noi e noi siamo in lui. Non solo: essendo che Gesù con la sua divinità è nel Padre ed il Padre è in lui, avviene che in noi non c’è soltanto la presenza di Gesù, ma anche quella del Padre.
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INTRODUZIONE A
“IL MESSAGGIO DELLA DOMENICA”
Il Vangelo della domenica viene scelto dalla Santa Chiesa per proporre all’ascolto e alla riflessione dei fedeli un aspetto specifico del messaggio cristiano.
Questo aspetto viene focalizzato attraverso il Versetto al Vangelo nelle parti relazionate al Vangelo, viene sviluppato nel Vangelo e viene approfondito nella Prima Lettura.
Ne risulta che il Versetto al Vangelo è la chiave di lettura e la cerniera del Vangelo e della Prima Lettura.
Un arricchimento del messaggio si potrebbe ricavare dall’analisi del Salmo responsoriale, che viene scelto dalla Santa Chiesa per descrivere la risposta appropriata dell’uomo a Dio che parla attraverso la Prima Lettura.
E un ulteriore arricchimento si potrebbe ricavare dall’analisi della Seconda Lettura, la quale, talvolta, viene scelta dalla Santa Chiesa proprio perché rispecchia il messaggio specifico che vuole proporre ai fedeli; ma anche quando non ci fosse questo stretto legame, ci sarebbe comunque un arricchimento, poiché il significato di un’affermazione biblica – sempre – si comprende meglio alla luce delle altre.
Tuttavia, nell’elaborazione di tale messaggio, almeno in modo esplicito, si farà riferimento solo alla Prima Lettura, al Versetto al Vangelo e al Vangelo.
Più precisamente, per realizzare l’elaborato saranno presi in esame i testi integrali del Versetto al Vangelo e del Vangelo nonché il testo integrale o parziale della Prima Lettura: i testi del Versetto al Vangelo e della Prima Lettura saranno commentati nelle parti che sono in relazione all’aspetto specifico del messaggio della domenica, mentre il Vangelo sarà commentato in tutte le sue parti.
Pertanto, nella realizzazione del messaggio della domenica si procederà nel modo seguente.
Si comincerà dal testo del Versetto al Vangelo, commentandolo nelle parti che sono riprese nel Vangelo.
Successivamente si esaminerà e si commenterà il testo del Vangelo in tutte le sue parti.
Quindi si esaminerà e si commenterà la Prima Lettura, o un suo stralcio, nelle parti che approfondiscono la formulazione del messaggio della domenica che si vuole proporre.
Quindi si procederà alla formulazione del testo del messaggio della domenica; in esso confluiranno tutti i commenti di cui sopra, tranne quelli fatti al Vangelo nelle parti che non sono attinenti al messaggio stesso.
Al termine della presentazione dell’elaborato, durante la quale i Partecipanti potranno già interagire, i Partecipanti stessi saranno invitati, con i loro interventi, ad arricchire e approfondire quanto è stato detto, sulla base delle “Tracce per la Risonanza”, qui di seguito riportate.
Al messaggio della domenica in questione, viene dato il nome di "La Buona Notizia della Domenica": al riguardo si mette in evidenza che il termine Vangelo, che deriva dal greco, significa appunto Buona Notizia.
Tracce per la Risonanza
1. Indicazione di quello che mi ha particolarmente colpito.
2. Progressi avvertiti nel mio processo educativo:
a) sono stato informato su qualcosa che non sapevo;b) ho preso coscienza:
· di un mio modo di pensare sbagliato;· di un mio comportamento sbagliato;· di un attaccamento del mio cuore a qualcosa che è peccato.
3. Formulazione di domande:
a) al fine di capire meglio le letture proposte;b) al fine di chiarire alcuni aspetti della fede, in particolare quelli richiamati dalle letture stesse.
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