08 Luglio 2009
Riflessione sul Vangelo del Giorno
8 Luglio 2009 - Giovedì della XIV Settimana
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 10,1-7)
In quel tempo, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino».
Riflessione su Mt 10,1-7
di Sac. Tommaso Boca
Gesù è venuto sulla terra per salvare tutti gli uomini e oggettivamente egli ha compiuto la sua missione morendo sulla croce. Ma egli vuole e deve offrire la salvezza ad ogni persona anche soggettivamente: per fare questo egli si serve della Chiesa, ordinariamente anche come intermediaria diretta. Egli, perciò, nella sua vita terrena realizza pure il compito di formare gli uomini che avranno il compito di continuare la sua opera e costituiranno la base della Chiesa: gli apostoli.
Essi in questo tempo di formazione oltre che ascoltare e assimilare l’insegnamento di Gesù svolgono un tirocinio, un’azione che li prepara al mandato che riceveranno dopo la sua resurrezione e prima della sua ascensione, un mandato che è simile a quello che leggiamo nel brano del vangelo di oggi ma che include pure il battesimo.
In questo brano Gesù da il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire le malattie. Anche oggi la Chiesa continua a scacciare i demoni: ogni vescovo ha questo potere e inoltre in diverse diocesi, specie quelle numerose di abitanti, il vescovo delega questo ministero a dei sacerdoti. Anche oggi nella Chiesa ci sono delle persone che hanno il dono di guarigione; inoltre la Chiesa si prodiga per la guarigione degli ammalati anche attraverso tante sue istituzioni, ricordiamo ad esempio i Camilliani, la Casa della Sofferenza di San Pio da Pietrelcina ma pure tante istituzioni religiose femminili.
Inoltre Gesù da il compito di annunziare che il regno dei cieli è vicino: in Gesù l’umanità partecipa alla sua comunione con Dio Padre e dopo la Pentecoste, ogni uomo, ricevendo lo Spirito Santo, può fare comunione con l’umanità di Cristo e dunque può fare comunione con Dio Padre, entrando così a far parte del regno dei cieli.
Due ultime annotazioni. La prima è che Gesù coinvolgendo nella sua azione degli uomini, sa di coinvolgere persone delle persone che hanno limiti e fragilità. Questo allora, tra l’altro, deve far riflettere coloro che ricusano di sviluppare il germe di vocazione speciale che c’è in loro a causa dei riconosciuti propri limiti e fragilità. La seconda annotazione è che Gesù manda gli apostoli ad operare verso una parte circoscritta di umanità. Ognuno di noi nella sua vita non può fare tutto, può fare solo alcune cose: pregando, con la luce e l’aiuto Dio, ciascun uomo può fare tutto e soltanto quel bene che Dio vuole, quel bene che quando viene attuato rende l’uomo pienamente libero e felice.
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