“Dava loro potere sugli spiriti impuri”
Riflessioni Varie sulla Parola
“Dava loro potere sugli spiriti impuri”
Sul Vangelo di Marco (Mc 6,7-13)
12 Luglio 2015 |
di Sac. Giuseppe Biamonte |
In questa quindicesima del tempo ordinario, il vangelo, ci invita a uscire lungo le periferie umane per essere dono e strumenti di salvezza per gli altri nell'annuncio del Vangelo.
Gesù chiama a sé i Dodici e li invia a due a due donandogli potere sugli spiriti impuri.
Gesù ordina loro di non portare nel viaggio né pane, né sacche, né denaro, né due tuniche, ma solo un bastone, dei sandali, e, prima di farli partire consegna loro l’unico rifornimento indispensabile: "Il potere" sugli spiriti impuri.
Come gli apostoli anche noi siamo inviati ad annunciare a tutti la salvezza, impegnarci nella lotta contro il male, contro quegli spiriti che vogliono rendere triste e invivibile la storia dei nostri fratelli. Tutti abbiamo questi spiriti impuri nella nostra vita: i sette vizi capitali, superbia, avarizia, lussuria, ira, gola, invidia, accidia.
Per compiere fedelmente la missione di evangelizzatori dobbiamo essere come gli Apostoli liberi e disponibili. Liberi da attaccamenti terreni, sciolti dalla tentazione di ottenere accomodamenti, ricchezze e spartizioni di ogni genere. In una sola parola dobbiamo sentirci poveri, cioè, bisognosi degli altri, compagni di viaggio e non gelosi antagonisti come si sentiva il sacerdote Amasìa nei confronti del profeta Amos.
Saremo veramente liberi se confideremo solo in Chi ci manda.
In questo viaggio non camminiamo soli, ma siamo affiancati a dei fratelli che hanno ricevuto lo stesso mandato, lo stesso "potere" e condividono con noi la stessa missione.
Papa Francesco fin dall’inizio del Suo ministero Petrino ha ripetuto il concetto che la Chiesa deve essere povera.
Quanto più la chiesa è povera, tanto più è credibile e missionaria.
Gesù ci mette in guardia da tre tentazioni che possono privarci della libertà, condizione necessaria per essere dono evangelico per tutti.
Queste tentazioni sono nascoste in quelle cose che potrebbero sembrarci apparentemente inoffensive e necessarie come il pane, il denaro e la bisaccia. "E ordinò loro che oltre il bastone non prendessero nulla per il viaggio: Né pane, né bisaccia, né denaro".
Gesù stesso all'inizio della sua missione, nel deserto, fu tentato dal maligno a trasformare le pietre in pane e a inginocchiarsi davanti a lui per avere ricchezze e potere.
Il potere, invece, che Gesù consegna non è quello di produrre, accumulare e consumare, come vuole la logica del mondo, ma il potere del servizio, di fare il bene, guarire, sanare, salvare.
Questo potere è il vangelo, la Parola di Cristo.
Il Vangelo è quel pane indispensabile per nutrire lo spirito, per sfamare la fame di verità e di giustizia; è la "bisaccia" della misericordia del Signore che si serve del nostro buon cuore per raccogliere le lacrime, gli affanni, i dolori e le speranze della gente; è la moneta delle nostre preghiere, delle buone opere per salvare e acquistare anime a Dio.
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