“Quando … spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina”
Riflessioni Varie sulla Parola
“Quando … spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina”
Sul Vangelo di Marco (Mc 13,24-32)
15 Novembre 2015 |
di Sac. Giuseppe Biamonte |
Siamo giunti alla penultima domenica dell’anno liturgico con una notizia che ci riempie di stupore: ”Gesù è vicino, è giunto presso le nostre porte”.
Quando il Signore si avvicina, non è per toglierci qualcosa o qualcuno, ma per liberarci dalle nostre eclissi spirituali, dalla tribolazione e angosce, per portarci luce, equilibrio e ordine dentro di noi.
Egli viene non per metterci paura, per portare scompiglio, terrore o morte, ma per portarci la vita e la gioia. “La vostra gioia sia piena” (Gv 25,11).
C’è un bellissimo canto che dice: ”Lui verrà e ti salverà". Apri il tuo cuore a Lui”.
Chi giunge alle nostre porte non è uno qualsiasi, ma un Dio che si è fatto pellegrino come noi, che cammina verso di noi.
Chi ama veramente il Signore, lo chiama sempre per averlo presente e vicino in tutte le vicende liete o tristi della vita, perché sa che è fedele alle sue promesse.
Questa è la Sua promessa: “Ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi, dove sono io”. (Gv 14,3).
Egli mantiene le sue promesse, già, mandando sul nostro cammino degli angeli, cioè persone che si prendono cura di noi, alimentano e proteggono la nostra fede in Gesù Cristo”.
Persone che non sono mercenari, approfittatori ma consolatori.
Questi sono tutti quei cristiani che possiedono un’unica vocazione, un’unica intenzione o scopo nella Chiesa o in una comunità, quella di portare Cristo, di radunare e non di disperdere o dividere.
"Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti" (Mc 13,27).
I cristiani non sono uomini eclissati, che amano stare nelle tenebre ma credenti che amano la luce, che non ha paura degli eventi drammatici che possono sconvolgere la pace, perché credono nell’arrivo di Cristo, che libera e salva.
Bisogna andare non là dove la terra è più santa, ma, dove le anime si trovano nella più grande necessità.
E’ facile, è comodo portare la Parola del Signore dove tutto è in ordine, ma quanto è difficile e tribolante trasmetterla laddove si trovano scombussolamenti, rovine materiali e spirituali e bisogna ricostruire tutto daccapo.
La presenza dei nostri bambini in chiesa la domenica è il segno eloquente che la Parola del Signore è veramente entrata per le porte del nostro cuore, ed Egli è vicino a noi.
La loro partecipazione alla messa domenicale unitamente a quella dei genitori rappresenta il metro di misura di quanto abbiamo a cuore il loro e il nostro futuro.
Gesù stesso lo ricorda nel Vangelo di oggi:” Quando orami il suo ramo, diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina".
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