"Tra voi però non è così"
Riflessioni Varie sulla Parola
“Tra voi però non è così”
Sul Vangelo di Marco (Mc 10,35-45)
18 Ottobre 2015 |
di Sac. Giuseppe Biamonte |
Il cristiano non è l’uomo dalla posizione "seduta", comoda, ma quella del Crocefisso, scomoda.
E’ la posizione di chi si china e serve. "Alzatosi da tavola, prese un asciugatoio, se lo cinse alla vita, poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi".
Nella Sua vita, Gesù, non assunse mai lo stile del dominatore, dell’affarista ambizioso, di chi usa le persone e le cose per i suoi interessi, ma lo stile di chi si dona senza risparmio.
La verità mostrata da Gesù per la Sua Chiesa, mette in crisi i due discepoli, Giacomo e Giovanni, i quali erano andati da Lui con modo quasi da "mafioso" per chiedergli di sedersi, accomodarsi con Lui.
"Vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo".
Una specie di garanzia assicurativa per il futuro.
I due discepoli volevano una chiesa a circolo chiuso, un club privato si direbbe oggi.
"Uno alla tua destra e uno alla tua sinistra".
Infatti, nella loro richiesta non c’è il minimo interesse per gli altri,o il desiderio di realizzare una comunione, una fratellanza, il bene comune direbbe l’agnostico, ma solo i propri personali interessi.
Stiamo attenti anche noi a non cadere nello stesso grave errore dei due discepoli, quello di desiderare il monopolio sul parroco, sulla chiesa e sulle attività che in essa si svolge, sulle cose sacre, ma anche sui colleghi negli uffici, sui paesani nei rioni, sui condomini nei condomini, e sui parenti nella propria famiglia.
Papa Francesco ci mette in guardia d una tentazione sottile all’interno della chiesa, quella della burocrazia.
Ai seminaristi disse un giorno: "Non preparatevi come funzionari o come burocrati, siate misericordiosi, altrimenti sarà meglio cambiare strada nella chiesa".
Si tratta di offrire umilmente se stessi, per guidare il popolo di Dio non sulle nostre vie, ma su via di Gesù, anzi, sulla Via che è Gesù.
Se non siamo disposti a seguire questa strada è meglio avere il coraggio di cercare un’altra via perché nella sequela di Gesù non c’è posto per la mediocrità, che conduce a usare il popolo santo di Dio a proprio vantaggio.
Notate bene Giacomo e Giovanni si erano messi d’accordo tra di loro per avanzare la richiesta a Gesù.
Si erano separati dalla comunione con gli altri già nel momento in cui avevano cominciato a covare in cuor loro questo desiderio inespresso.
Lo conferma il fatto che dopo avere esternato il loro desiderio, gli altri discepoli s’indignarono.
"Gli altri dieci avendo sentito, cominciarono a sdegnarsi con Giovanni e Giacomo".
E’ bella questa forma di "santa" indignazione mostrata dagli altri dieci apostoli perché sottolinea il loro disappunto, mostra quella parte sana, fedele della Chiesa che sa prendere le distanze da tutte quelle forme di strumentalizzazione della e nella chiesa.
E’ stato necessario l’intervento di Gesù il suo richiamare a sé tutti gli apostoli per ristabilire la comunione, riequilibrare la situazione di spaccatura.
Quanto è paziente con noi il Signore.
Egli non sgrida i due apostoli, non li caccia via dalla Chiesa, ma li rimanda al più alto servizio, potere, quello del suo esempio: "Il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti".
Gesù, fa che non mi conforma alla mentalità del mondo, ma mi ponga al servizio dei fratelli donando anche la mia vita: solo così siederò nel Tuo Regno.
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