Riflessione di San Giovanni Maria Vianney
Perle dei Santi
Riflessione di San Giovanni Maria Vianney
31 maggio 2014 |
di Thàira Sonetto |
IN SINTESI: Quanto Dio è buono! Quale amore ha avuto e ha tuttora per noi! Lo capiremo bene soltanto in paradiso!
Il buon Dio è tanto sollecito a concederci il perdono quando lo chiediamo a lui, quanto una madre è pronta a ritirare il suo figlio dal fuoco.
Non è il peccatore che ritorna a Dio per chiedergli perdono, ma è Dio stesso che corre dietro al peccatore e che lo fa ritornare a Lui.
Nostro Signore è sulla terra come una madre che porta il suo bambino in braccio. Questo bambino è cattivo, dà calci a sua madre, la morde, la graffia, ma la madre non ci fa neanche caso; ella sa che se lo molla, cadrà, non potrà camminare da solo. Ecco come è Nostro Signore; egli sopporta tutti i nostri maltrattamenti, sopporta tutte le nostre arroganze, ci perdona tutte le nostre sciocchezze, ha pietà di noi malgrado noi... La misericordia di Dio è come un torrente straripato; trascina i cuori al suo passaggio.
LA RIFLESSIONE: Perdonare sempre!
Spesso rifletti sul perdono fraterno...
Nel tuo cuore vige, ormai da un po’, una regola bella: perdonare sempre! A volte ti interroghi perché non sai che cosa vede il Signore dall’alto dei cieli. E se il tuo perdono non fosse totale? Magari il tuo cuore crede di perdonare.. ma forse il tuo è un perdono poco sincero.
Mentre fai queste riflessioni sei nel tuo lettino.. stai per andare a letto. Sei un po’ preoccupata.. non sai cosa c’è nel tuo cuore..E se il Padre fosse scontento? Poi rivolgi lo sguardo in alto... Gli parli come se Lui fosse là ad ascoltare te. Con tono confidenziale Gli dici: "Io perdono tutti… Tu perdona me! Io non so quanto questo perdono sia sincero, totale… aiutami a comprendere perché io non vedo nulla!".
Il tempo passa... a te sembra di non crescere mai.. però nel tuo cuore arrivano altri pensieri. E tu rifletti ancora... e pensi: “E se quella persona che ha fatto un
torto a me finisse per l’eternità nelle fiamme dell’inferno… solo perché è stata cattiva nei miei confronti?” Questo pensiero ti pietrifica... Subito ti rivolgi al Signore: “Signore se qualcuno ha sbagliato verso di me non fa niente... io cancello tutto e Tu fa’ lo stesso... io dimentico il suo torto e Tu lo dimentichi pure!” È orrendo pensare che qualcuno possa andare all’inferno per causa mia... il mio cuore rifiuta questo pensiero.
Passa un altro po’ di tempo... e ti accorgi che il Signore ha piantato un semino d’amore nel tuo cuore. E questo semino d’amore ti piace molto... è la scena di un musical... una scena che si è impressa nel tuo cuore: Quattro figure bianche che simboleggiano il bene, in lotta contro quattro figure nere che simboleggiano il male... le tenebre. Con il peccato di Adamo e di Eva... il bene soccombe al male… e le figure bianche cadono ai piedi di quelle nere. Con la nascita di Gesù... la storia viene stravolta! È il male a soccombere e le figure nere cadono ai piedi di quelle bianche.
E tu pensi.. rifletti.. pensi a questa lotta tra bene e male… che missione alta che ha il cristiano! Ti senti quasi come un soldato di Dio.. e nel tuo cuore prendi una decisione: perdonare sempre.. perdonare sempre e fare comunione con l’altro.. lavorare assieme per il Regno dei cieli senza più ricordare il passato…
Perché?
Perché se io perdono e non faccio comunione con il mio fratello… vince il male perché è più forte! Ma se io perdono e lavoro in comunione con l’altro... il bene diventa forte... il bene trionfa… e il Regno dei Cieli cresce.
LA VITA: San Giovanni Maria Vianney Sacerdote
Giovanni Maria Vianney nacque l'8 maggio 1786 a Dardilly, Lione, in Francia.
Di famiglia contadina e privo della prima formazione, riuscì, nell'agosto 1815, ad essere ordinato sacerdote .Per farlo sacerdote, ci volle tutta la tenacia dell'abbé Charles Balley, parroco di Ecully, presso Lione: lo avviò al seminario, lo riaccolse quando venne sospeso dagli studi.
Giovanni Maria Vianney, appena prete, tornò a Ecully come vicario dell'abbé Balley. Alla morte di Balley, fu mandato ad Ars-en-Dombes, un borgo con meno di trecento abitanti. Giovanni Maria Vianney, noto come il curato d'Ars, si dedicò all'assidua preghiera e all'evangelizzazione, attraverso l'esempio della sua bontà e carità. Ma fu sempre tormentato dal pensiero di non essere degno del suo compito.
Trascorreva le giornate dedicandosi a celebrare la Messa e a confessare, senza risparmiarsi. Morì nel 1859. Papa Pio XI lo proclamerà santo nel 1925. Verrà indicato modello e patrono del clero parrocchiale.
31 maggio 2014 |
Thàira Sonetto |
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