“Dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine”
Riflessioni Varie sulla Parola
“Dopo aver amato i suoi che erano nel mondo,
li amò fino alla fine”.
Sul Vangelo di Giovanni (Gv 8,1-11)
20 Marzo 2016 |
di Sac. Giuseppe Biamonte |
Gesù ci invita alla Sua Cena e ci ha prepara un posto accanto a Lui perché vuole "chinarsi" ai nostri piedi per raggiungere la pianta, il cuore della nostra umanità.
Egli ci vuole lavare e pulire con l’acqua che zampilla della Sua Misericordia.
Mentre ci lava illumina i nostri cuori, sbianca le nostre menti purifica i nostri pensieri.
Cristo è luce che lava per farci vedere in maniera limpida i doni che Dio ci ha donato, le persone vere che ci vogliono bene e ci amano, gli amici che non tradiscono e non ci vendono.
Questa è la Cena della Misericordia di Dio, in cui il Figlio di Dio "s’inginocchia" verso la carne dell’uomo, a terra, ai nostri piedi, prima di dare e far toccare a tutti noi la Sua Carne nel Pane Eucaristico.
Anche l’Apostolo Giuda ebbe lavati i piedi, ebbe l'occasione di sentirsi amato, di ricevere la prova che Dio non scherza con l’amore, che ama fino alla fine.
Chiunque riceve la Carne del perdono non può che sentirsi amato fino alla fine.
Dio, nel Figlio Gesù ci ama fino alla fine, cioè fino al punto massimo dell’amore che è la croce, dare la vita.
Gesù ci ama nonostante sappia che siamo nel mondo, sulla terra ove regna la bugia, la falsità e l’incoerenza.
Nella lavanda dei piedi, però, ci dà un assaggio di quello che prova per tutti noi.
Dio, per raggiungerci si è abbassato, per toccarci si è spogliato delle Sue vesti e si è piegato a terra, assumendo la condizione di servo.
Gesù è un maestro che non utilizza lavagne, libri e gessetti per far conoscere la misericordia di Dio.
Egli insegna con la vita e l’esempio.
Cosa ci insegna?
C’insegna che Lui è l’unico che non tradisce, non abbandona, non ci vende per denaro, ma anzi, ci acquista, ci riscatta col prezzo del Suo sangue.
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