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“Una cosa sola ti manca”

Religione > Sacra Scrittura > Riflessioni Varie sulla Parola > 05/07-27/12/2015


Riflessioni Varie sulla Parola
“Una cosa sola ti manca”


Sul Vangelo di Marco (Mc 10,17-27)

11 Ottobre 2015

                                                                                                                           di Sac. Giuseppe Biamonte


Nel vangelo di questa ventottesima domenica del tempo ordinario, Gesù, ci ricorda cosa occorre rinunziare per entrare nel regno dei cieli.

L’uomo del vangelo, possessore di molte ricchezze va incontro a Gesù, fa delle “capriole”, tanto rumore attorno a sé: si lancia in corsa, si getta ai piedi di Gesù, lo incensa con parole di adulazione per fare cosa? Per chiedere il segreto dell’immortalità.  Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna”.

Se fino a quel momento gli è riuscita bene ogni cosa con l’aiuto del Signore e dell’osservanza dei suoi precetti per “guadagnarsi” sulla terra quello che possiede, adesso, vorrebbe conoscere il segreto, cosa “fare” per guadagnarsi il paradiso dopo la morte. Gli manca qualcosa.

Gesù, non chiede al suo interlocutore di fare qualcosa in più di quanto sta già facendo (farsi più promotore della vita, essere più fedele e puro, essere cittadino e lavoratore più onesto, essere più vero), ma di spostare il centro della sua vita e di fissarlo solamente in Lui, scegliendolo come unico bene e tesoro.

Come l’uomo del vangelo, anche noi, possiamo correre il rischio di un “fare” senza anima, cioè di osservare meccanicamente precetti, processioni, tradizioni e varie devozioni, ma poi, non siamo capaci di realizzare tutto ciò che Lui ci chiede al momento opportuno e a condividerne a fondo il valore e il significato.

Quest’uomo, infatti, non ha compreso il valore della chiamata che Gesù gli rivolge: “E vieni! Seguirmi!”

Cioè deciditi per me, non perdere più tempo, sceglimi me, io sono quella Vita eterna che ti affanni a conquistare.

Prima di andare verso Gesù e di seguirlo, c’è una condizione essenziale: quello di andare e vendere.

“Va, vendi quello che hai e dallo ai poveri”.

Occorre andare verso i propri beni e scegliere proprio quelli cui non si vorrebbe rinunciare mai per venderli, e investirli per gli altri.

Non riesci a perdonare? Va, cioè prendi il bene prezioso del perdono che ti è difficile donare, e consegnalo al povero, al fratello che lo aspetta, “vendendo” il tuo orgoglio.

Non riesci a essere altruista e generoso? Va, prendi il bene prezioso della carità, della condivisione e provvedi alle necessità del fratello “vendendo” il tuo egoismo.

Gesù, Tu che mi guardi sempre con amore, aiutami a discernere ciò cui devo rinunziare per poterTi seguire e sperimentare tutta la gioia che viene da Te.


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