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“C’è un ragazzo che ha cinque pani e due pesci”

Religione > Sacra Scrittura > Riflessioni Varie sulla Parola > 05/07-27/12/2015


Riflessioni Varie sulla Parola
“C’è un ragazzo che ha cinque pani e due pesci”


Sul Vangelo di Giovanni (Gv 6,1-15)

26 Luglio 2015

                                                                                                                           di Sac. Giuseppe Biamonte

Il vangelo di questa diciassettesima domenica del tempo ordinario ci narra il miracolo della moltiplicazione dei pani operato da Gesù. Occorrerebbe definirlo come il miracolo della distribuzione dei pani.

In una logica consumistica, affaristica e di accaparramento come quella del mondo secolarizzato, è facile produrre, moltiplicare le offerte e i beni di consumo ma ahimè, quanto è difficile aprire le mani per distribuire gratuitamente e largamente ciò che si ha.

Madre Teresa di Calcutta soleva ripetere: ”Nessuno è tanto povero da non riuscire a dare un sorriso agli altri”.

Notate, il vangelo inizia con un’azione ben precisa che Gesù mete in atto assieme ai suoi discepoli: si siede. “Si pose a sedere con i suoi discepoli”.

La stessa cosa inviterà a fare alla numerosa folla che era venuta per ascoltare la Sua Parola.

Gesù ci fa sedere, ci invita a unirci a quella comunione che si realizza nella Sua Chiesa, per la potenza dello Spirito Santo, la forza della Parola e il nutrimento dell’Eucarestia.

Gesù vuole riunirci in un solo luogo e non vuole disperderci. Siamo suoi discepoli che abbiamo bisogno del Pastore, del Maestro.

L’evangelista Giovanni annota un evento molto importante: ”Era vicina la Pasqua”.

Quel luogo dove si siedono, diventa il primo cenacolo all’aperto, un primo assaggio del mistero profondo del Sacramento dell’Eucarestia, la prima tavola dell’umanità imbandita da Dio. Nel Figlio Gesù distribuisce e serve.

Cristo è il Pastore che pasce e nutre il suo gregge su pascoli erbosi. “C’era molta erba in quel luogo”.

Dio si serve della generosità e bontà di ognuno per elargire la Sua provvidenza come dice il Salmo: ” Apri la tua mano, Signore, e sazi ogni vivente”.

Nel vangelo, compare un ragazzo senza nome, nessuno gli chiede nulla e lui mette a disposizione della folla tutto quello che possedeva: cinque pani e due pesci, senza pensare se fosse molto o poco per sfamare tutta quella gente. Egli offre tutto per tutti.

La pasqua si avvicina nella nostra vita, quando all’improvviso, durante un momento di umana difficoltà, il Signore ci pone accanto dei fratelli o delle sorelle che condividono con noi un pezzo del nostro cammino sostenendoci con il loro disinteressato aiuto materiale e spirituale.

Quel ragazzo del vangelo è stato uno strumento di cui si è servito il Signore per fare del bene non a poche persone, ma a tutti. La sua generosità e finezza d’animo l’ha spinto ad aprire le sue mani per saziare ogni fratello.

E’ proprio vero quello che ci ricorda San Paolo nelle lettera agli Efesini:  "Dio. opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti".


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