Famiglia Missionaria San Nicodemo

Il Compleanno di Francesco

di Sac. Tommaso Boca

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Domenica 12 Luglio 2009, ci siamo ritrovati a festeggiare il 59° compleanno di Francesco Vaccaro. Ci siamo ritrovati in località Ponti, in una casa di campagna molto suggestiva, immersa letteralmente nel verde, in una gola sormontata da monti, rivestiti di alberi nel pieno rigoglio della propria vegetazione.
Abbiamo mangiato all’aperto, accarezzati da una brezza leggera e rinfrescante, e accompagnati da un dolce brusio, dallo scorrere delle acque del vicino ruscello.
Abbiamo mangiato in abbondanza un cibo squisito ed ottimamente preparato da Lino Vocaturo, che tra gli impegni di lavoro, sociali ed ecclesiali riesce a coltivare anche i suoi hobby, infatti non solo sa cucinare ma è pure un buon falegname.
Il festeggiato, Francesco Vaccaro, è un insegnante di Educazione Tecnica nella vicina cittadina di Serrastretta: egli ha cercato veramente di farci stare in tutto a nostro agio, orgoglioso di servirci, sempre col sorriso sulle labbra e scherzando e un po’ … sbuffando, sempre a lamentarsi che era l’unico a lavorare.
Con Francesco c’era anche chi vi sta scrivendo questa cronaca, cioé il Sac. Tommaso Boca, e il suo confratello Vincenzo Versaci, del costituendo Istituto Clericale Religioso della Famiglia Missionaria San Nicodemo.

Francesco Vaccaro, al centro con gli occhiali, circondato dai fratelli: Salvatore alla sua sinistra; alle sue spalle Giovanni e Antonello, questi con alla sua destra il figlio Vittorio. Completano il quadretto Vincenzo De Santis e la Signora Teresina Esposito, cugina di Francesco, intervenuta verso la fine della festa.

Hanno fatto corona a Francesco i fratelli Giovanni, Salvatore e Antonello, questi con il figlio Vittorio.
Completavano la compagnia Vincenzo del Santis, responsabile del Coro della Parrocchia San Giovanni Battista e SS. Annunziata in Nocera Terinese, Francesco Cristofaro, funzionario di banca a Vibo Valentia e Nicola Ambrosio, Assistente Tecnico in una scuola di Lamezia Terme.

Dopo aver mangiato in abbondanza e dopo qualche buon bicchier di vino, un po' più abbondante del solito, gli animi si sono sciolti e, allietati dalla musica – da alcuni definita apprezzabile – di Giovanni e Vincenzo, il primo con il mandolino, il secondo con la chitarra, qualcuno si è dato al canto, che forse tanto apprezzabile non è stato, certamente non sulla linea della musica.
È stato un momento molto distensivo, che ci siamo proposti di ripetere qualche altra volta, certamente l'anno venturo, in cui speriamo di non lasciare solo, o quasi solo, il nostro festeggiato Francesco a servire.