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La Famiglia Missionaria San Nicodemo
La Famiglia Missionaria San Nicodemo é un istituto missionario nascente, che fa riferimento al Sacerdote Tommaso Boca, attualmente Amministratore Parrocchiale della Parrocchia San Giovanni Battista e Maria SS. Annunziata in Nocera Terinese, della Diocesi di Lamezia Terme, in Italia.
La convinzione di dover fondare la Famiglia Missionaria San Nicodemo, comprendente, come progetto, oltre all'Istituto Clericale Religioso anche un Istituto Religioso Femminile e un'Associazione Ecclesiale, è maturata nello stesso Sacerdote circa dieci anni fa, mentre era Parroco della Parrocchia San Nicola di Bari in Mammola, dove riposano la maggior parte dei resti mortali di San Nicodemo Abate.
Della Famiglia Missionaria San Nicodemo, attualmente esiste un piccolo nucleo dell'Istituto Clericale Religioso, composto da due persone (un sacerdote e un laico) che vive a Nocera Terinese, e un altro nucleo dello stesso Istituto composto da sei persone (un sacerdote e cinque laici) che attualmente vive a Tshikapa, della Diocesi di Luebo, nella Repubblica Democratica del Congo.
Inoltre, a Nocera Terinese, sono iniziate delle riunioni al fine di costituire l'Associazione Ecclesiale della stessa Famiglia Missionaria San Nicodemo.
Il Sito Web della Famiglia Missionaria San Nicodemo
Il Sito Web della Famiglia Missionaria San Nicodemo intende svolgere una funzione di informazione e formazione culturale e religiosa, anche per ottemperare ad una delle opere di apostolato previste nel Progetto Statutario della stessa Famiglia.
In tale Progetto, infatti, si afferma che, partecipando all'opera pastorale della Chiesa, la Famiglia San Nicodemo vuole aiutare tutti gli uomini a maturare e a scoprire il rapporto personale con il Dio vivente, uno e trino, santo e misericordioso.
In funzione di questo - si legge ancora nel Progetto -, la Famiglia vuole aiutare ogni uomo a prendere coscienza della sua vocazione, anche attraverso l'inculturazione dei valori cristiani, e la diffusione e la proposizione comprensibile della verità evangelica.
Il Sito, inoltre, si propone di far conoscere, a quanti più è possibile, la natura, le finalità e le attività della Famiglia Missionaria San Nicodemo, anche ai fini di una possibile adesione ad essa, nonché di comunicare con coloro che a vario titolo sono in relazione con la Famiglia stessa.
Infine, essendo il nucleo fondante della Famiglia Missionaria San Nicodemo residente a Nocera Terinese, dove il Sac. Tommaso Boca riveste l'incarico di Amministratore Parrocchiale della Parrocchia San Giovanni Battista e SS. Annunziata, il Sito si interessa pure, in particolare, delle attività riguardanti la Parrocchia stessa.
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Gli attuali componenti del nascente
Istituto Clericale Religioso
della Famiglia Missionaria San Nicodemo
La Comunità religiosa maschile della Famiglia San Nicodemo in Africa, nei locali della Parrocchia San Filippo in Kamonia (Repubblica Democratica del Congo). Alla destra del Sac. Tommaso Boca, il parroco Abbé Donat Mulamba, componente e responsabile della locale Comunità Nicodemita, e poi René, Jean Paul, David, Clement e Fabrice.
Il Sac. Tommaso Boca e Vincenzo Versaci nell'Ufficio della Casa Canonica della Parrocchia San Giovanni Battista in Nocera Terinese. Vincenzo Versaci é operaio della Forestale e, secondo quanto prevede il Progetto Statutario, annuncia l'amore salvifico di Dio e la sua santità, innanzi tutto e soprattutto, con l'amore verso il prossimo e la fedeltà all'imperativo morale.
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Le origini della
Famiglia Missionaria San Nicodemo
I
La percezione di istituire la Famiglia San Nicodemo
1 – Essendo parroco a Mammola, nell'anno 1997, il sacerdote Tommaso Boca svolgeva delle riunioni settimanali di ricerca vocazionale, e lì una giovane Partecipante manifestava il desiderio di volersi ritirare in preghiera sul monte, dove mille anni prima era vissuto San Nicodemo Abate.
2 – Al riguardo, tra il nominato sacerdote e la stessa giovane, si sviluppava un continuo dialogo di approfondimento, che prima faceva intravedere la possibilità di fondare una comunità religiosa femminile e, successivamente, di allargare questa comunità anche ad un ramo religioso maschile e ad un ramo di secolari.
II
Il nome di Famiglia Missionaria San Nicodemo
1 – In questo dialogo, che veniva accompagnato dalla preghiera, emergeva la consapevolezza che, sull'esempio di San Nicodemo, si sarebbe dovuto fare penitenza e si sarebbe dovuto pregare, innanzi tutto secondo la volontà di Dio ancor prima che per la conversione dei peccatori.
2 – Pian piano emergeva anche il nome di Famiglia Missionaria San Nicodemo da dare alla nascente Comunità: Famiglia, per indicare la caratteristica delle relazioni tra i componenti della Comunità; Missionaria, per indicare l'intenzione della Comunità di annunciare il Vangelo anche tra i pagani del nostro tempo; San Nicodemo, perché l'ispirazione della nascita della Comunità era partita dalla considerazione della sua vita sul monte Kellerana, che si trova nel territorio di Mammola.
III
San Giovanni Battista figura principale dell'identità Comunitaria
1 – Inoltre appariva sempre più chiaramente la natura e la finalità dell'istituzione nascente nonché il suo carisma, che trovava in San Giovanni Battista la principale figura di espressione.
2 – Questa emergeva dalla considerazione della spiritualità e delle aspirazioni di apostolato del sacerdote Tommaso Boca ma pure dalla considerazione dei punti di contatto tra la vita di San Giovanni Battista e quella di San Nicodemo: entrambi sono stati dei profeti, il primo è voce di uno che ha gridato nel deserto della Giudea, il secondo è voce di uno che ha predicato sul monte Kellerana; entrambi si sono impegnati nella preghiera e hanno praticato la penitenza, come risulta anche dal modo di vestire e di mangiare.
3 – San Giovanni Battista è dunque il principale modello di riferimento per la Famiglia San Nicodemo: come San Giovanni Battista, essa vuole annunciare e testimoniare non solo l'amore misericordioso di Dio ma anche la sua santità, indicando Gesù presente in mezzo agli uomini e richiamando alla conversione; come San Giovanni Battista vuole impegnarsi nella preghiera e praticare la penitenza, tramite di grazia e contributo per realizzare il dominio dei propri istinti e la libertà del cuore (cf. CCE 2043); in modo simile a San Giovanni Battista, la Famiglia San Nicodemo, considerata nella sua totalità, vuole promuovere, preparare e amministrare il sacramento della Confessione per il perdono dei peccati.
4 – Per esprimere il riferimento a San Giovanni Battista come principale modello della sua identità spirituale e del suo apostolato, fin dagli inizi la Famiglia San Nicodemo ha fatto propria in modo speciale la preghiera del Benedictus, che ha poi ispirato il distintivo della Famiglia stessa, nel quale viene appunto raffigurato in modo stilizzato un sole che sorge, simbolo del Figlio che è venuto sulla terra per salvarci.
IV
Gli inizi della vita comunitaria della Famiglia San Nicodemo
1 – Nell'anno 1997 iniziava, dunque, la progressiva percezione di dover fondare la Famiglia Missionaria San Nicodemo, comprendente un ramo religioso maschile, uno religioso femminile e uno di secolari. Successivamente veniva deciso di iniziare con la comunità maschile e all'uopo, in data 21 Settembre 1998, veniva richiesto ad un Padre Francescano, esperto nel campo canonico, un aiuto sulla stesura dello statuto riguardante la comunità religiosa maschile che si voleva fondare.
2 – Intanto avevano avuto inizio degli incontri settimanali ed accanto ad essi degli incontri mensili, ai quali partecipavano dei giovani, provenienti da diverse località della provincia reggina. In questi incontri si pregava, e inoltre si comunicavano, si discutevano e si approfondivano le caratteristiche della Comunità da fondarsi; veniva pure data una prima conoscenza della vita religiosa: per questo motivo, in diverse occasioni, oltre al sacerdote Tommaso Boca, a tali incontri c'era la presenza di una e, talvolta, anche due consacrate.
3 – Un po' più tardi, il sacerdote Tommaso Boca, con il permesso del Vescovo Diocesano, Mons. Giancarlo Maria Bregantini, iniziava degli incontri specifici per le persone che manifestavano di voler aderire alla comunità maschile della Famiglia: mensilmente, in strutture della Chiesa diocesana, venivano realizzati dei ritiri di formazione che includevano anche il pernottamento.
4 – Avveniva, così, che il sacerdote Tommaso Boca, in data 22 dicembre 2001, memoria di Santa Francesca Saverio Cabrini, apriva in Mammola una casa, dedicata alla Santissima Trinità, per avviare un'esperienza di vita comunitaria di aspiranti al ramo religioso maschile della Famiglia San Nicodemo. Oltre al sacerdote Tommaso Boca, che comunque avrebbe continuato a pernottare nella canonica della parrocchia, all'iniziativa avevano aderito altre tre persone, ma soltanto una prese dimora nella casa in modo stabile, un'altra vi stette solo qualche giorno e la terza vi andò solo successivamente, ma in modo saltuario.
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Natura e Finalità
Nella sua partecipazione all'opera pastorale della Chiesa, l'Istituto in particolare si vuole impegnare: nell'evangelizzazione, evidenziando da una parte l'amore e la vicinanza salvifica del Signore e dall'altra la sua santità, e dunque la necessità per l'uomo di convertirsi; nella preghiera e nella penitenza, offerte primariamente secondo la volontà di Dio e per la conversione dei peccatori; nella promozione, nella preparazione e nell'amministrazione del sacramento della Confessione.
Attraverso quest'ultima azione pastorale, si vuol fare affrontare convenientemente alla persona umana la sofferenza materiale, fisica, psichica e spirituale e, finalmente, rimuovere quella morale, in modo che essa possa vivere nella pace, nella serenità e nella gioia.
L'Istituto vuole pure adoperarsi: nel promuovere lo sviluppo del lavoro e di una vita sociale nella giustizia; nell'individuare e sostenere le vocazioni di speciale consacrazione a Dio; nel migliorare e diffondere il culto di San Nicodemo Abate.
L'Istituto, inoltre, vuole interessarsi del bene integrale dei familiari stretti dei propri membri, anche assistendoli nei bisogni materiali urgenti.
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Il Significato del Distintivo
Il distintivo della Famiglia è rappresentato da una figura a forma di scudo, arrotondato nella parte superiore e inferiore.
Tale figura ha un bordo evidenziato da due linee; tra queste, partendo da sinistra e salendo in senso orario si trova la Scritta tutta in maiuscolo Famiglia San Nicodemo, separata in basso da una Corona di stelle.
Al centro del distintivo, sono disegnati una Croce e, partendo dall'alto, da sinistra a destra e scendendo, un Triangolo, un Sole e una Luce che brilla, rassomigliante a una Colomba in picchiata e, allo stesso tempo, a una Fiammella.
Il fondo del distintivo è di colore grigio medio argento, mentre le linee, la scritta e i disegni sono di colore bianco splendente.
Il Triangolo, il Sole e la Colomba vogliono simboleggiare la Santissima Trinità e il loro ruolo nella Redenzione che si .realiz- za per la morte in croce di Gesù, il Figlio di Dio che è venuto a visitarci dall'alto come Sole che sorge.
La Corona vuole simboleggiare la Madonna, Porta del Cielo e Madre della Chiesa, alla quale in modo speciale, dopo la Santissima Trinità, si vuole affidare la vita e l'opera della Famiglia San Nicodemo.